Pubblicazioni di matrimonio

Ultima modifica 16 gennaio 2024

Cos'è?

La pubblicazione di matrimonio è una forma di pubblicità-notizia che ha lo scopo di rendere nota l'intenzione di contrarre matrimonio da parte delle due persone interessate.
Questo perché chi ne abbia interesse e sia a conoscenza di fatti (previsti dal Codice Civile) che possano impedire il matrimonio possa opporsi alla celebrazione.
La pubblicazione di matrimonio deve essere richiesta all’Ufficiale di Stato Civile del Comune in cui uno degli sposi ha la residenza.
L’atto di pubblicazione resta inserito nell'apposita sezione "Pubblicazioni di Stato Civile" dell'Albo pretorio on-line del Comune per un periodo minimo di 8 giorni consecutivi. Il matrimonio può essere celebrato a partire dal 4° giorno dalla compiuta pubblicazione ed entro i successivi 180 giorni.

 

Dove Andare?

Bisogna rivolgersi all’Ufficio Stato Civile .

 

Cosa occorre?

I cittadini italiani devono consegnare i seguenti documenti:

  • dichiarazione sostitutiva specifica per la richiesta di pubblicazione, redatta sull'apposito modulo a disposizione presso lo sportello dei Servizi Demografici (Anagrafe);
  •  richiesta di pubblicazione alla casa comunale (fatta dal Parroco nel caso di matrimonio concordatario) – in carta libera;
  •  stato di famiglia (nel caso di riconoscimento e/o legittimazione dei figli) – in carta libera;
  • codice fiscale degli sposi;


L'accertamento sull'assenza di impedimenti alla celebrazione del matrimonio è effettuato d'ufficio (tempo minimo richiesto: 30 giorni).

Per i minori di età occorre la copia autentica del decreto di ammissione al matrimonio emesso dal Tribunale dei Minori – in bollo.

I cittadini stranieri devono consegnare i seguenti documenti:

  • certificato da far valere come atto di nascita;
  • nulla osta al matrimonio (art. 116 del Codice Civile), dal quale devono risultare oltre le complete generalità del futuro sposo, anche lo stato libero, la cittadinanza e la residenza.
  • Entrambi i documenti di cui sopra, dovranno essere rilasciati dalla rappresentanza diplomatica o consolare estera competente residente nello Stato, redatti in lingua italiana (o con allegata traduzione – in bollo) e legalizzati dalla Prefettura (eccetto quelle con esenzione dall’obbligo della legalizzazione stabilite da leggi o da accordi internazionali).
  • dichiarazione sostitutiva specifica per la richiesta di pubblicazione, (qualora il futuro sposo sia residente in Italia).

I documenti elencati hanno validità 6 mesi; al momento della richiesta di pubblicazione, la documentazione non dovrà avere una data anteriore a 180 giorni dal rilascio.

Come si fa?

Munito dell’intera documentazione, uno dei due futuri sposi o un suo famigliare, deve recarsi all’Ufficio di Stato Civile per fissare l’appuntamento. Alla data convenuta, all’Ufficio di Stato Civile devono presentarsi i futuri sposi, portando:

  •  una marca da bollo da euro 16,00 se sono entrambi residenti a Cossato;
  •  se uno dei due futuri sposi è residente in un altro comune, occorrono due marche da bollo da euro 16,00 per la richiesta di pubblicazione che sarà inviata direttamente all’altro comune interessato.

I futuri sposi dovranno sottoscrivere il verbale di pubblicazione, predisposto e letto in loro presenza. L’Ufficiale di Stato Civile, dopo la sottoscrizione dell’atto, consegna allo sposo non residente a Cossato, una richiesta di pubblicazione da recapitare all’Ufficiale di Stato Civile dell’altro Comune in cui deve essere eseguita. La richiesta può essere trasmessa anche direttamente dal Comune. La pubblicazione infatti deve essere eseguita in entrambi i Comuni degli sposi.
L’Ufficio provvederà all’affissione della pubblicazione di matrimonio all’Albo Pretorio. Concluso il periodo di affissione e attesi ancora tre giorni, nel caso di cerimonia religiosa, il nulla osta al matrimonio sarà consegnato direttamente al parroco.