Storia del Comune

Ultima modifica 14 aprile 2021

 

L’origine di Cossato è romana: come "Causade" o "Causate" viene ricordato in diplomi imperiali del X e XI secolo.

 

 

Il primo documento che fa menzione di Cossato è il Codice Vaticano 4322 della metà del X secolo che elenca le pievi della diocesi di Vercelli. Nel testo si cita "Cossate" e in un documento posteriore "Causade" è indicata come pieve che deve un tributo di "porcos IIII".

 

Poiché i tributi erano proporzionati all'importanza delle varie chiese e quello di Cossato superava la tassa di altre pievi, dobbiamo supporre che essa fosse piuttosto importante.
In un diploma del 7 maggio 999 dell'imperatore Ottone III, Cossato viene ceduta alla Chiesa vercellese, che vede riconfermata la sua signoria dall'imperatore Corrado II con diploma del 7 aprile 1027.
Nel secolo successivo passò in possesso dei signori di Bulgaro per concessione imperiale. La famiglia godeva del patronato nobiliare sulla parrocchia e dal 1346 anche la difesa legale, l'avvocatizia, sulle parrocchiali di Cossato e Lessona. Solo nel XV secolo tale patronato passò agli Avogadro di Cerrione.
Il 5 febbraio 1198 i figli di Giacomo di Bulgaro, Raineri e Uberto, si divisero le terre biellesi poste lungo il torrente Cervo. Raineri entrò in possesso di Trivero, Rossiglione, Lessona, parte di Cossato, Villarboit e Candelo; a Uberto rimase Mottalciata, Gifflenga e Castellengo.
Quest'ultimo abitato, con il suo castello, dal 16 febbraio 1930 è divenuto frazione di Cossato.

Cossato a partire dal XIII secolo fu possesso della famiglia Avogadro, che nei rami di Cerrione e Collobiano, esercitava i diritti signorili distribuiti su varie porzioni di territorio.
Gli Avogadro fecero dedizione ad Amedeo VIII di Savoia il 7 agosto 1404, consegnando Cossato sotto la giurisdizione dello stato sabaudo. Il governo ducale contribuì con un periodo di pace politica a migliorare le condizioni di vita degli abitanti, che ebbero anche un loro mercato settimanale dal I° ottobre 1453.
Nel 1670 gli Avogadro unirono la signoria sotto il nome di Ugo Sforza e Giovanni Battista di Cerrione. Quest'ultimo rinunciò alla podesteria in favore del conte Gerolamo Fecia, che seppe porre fine ai contrasti che per secoli sorsero fra i signori locali e la comunità.
Durante il periodo della dominazione napoleonica Cossato andò a far parte del Dipartimento della Sesia e, a qualificare la sua importanza, venne istituito nel 1810 l'Ufficio del registro.

Con l'ottocento Cossato, insieme al Biellese, si convertì, da realtà agricola e artigianale a centro dell'industrializzazione tessile e laniera. I pionieri dell'industria furono i fratelli Bonino, tintori, e Carlo Reda che coi figli avviò un lanificio; nel Novecento sorgono la filatura di Adolfo Valle, il lanificio di Vittorio Gallo, la Tintoria Biellese, succursale a Cossato.

 

Un avvenimento importante si registra nel 1938 con l'inaugurazione della linea ferroviaria Biella-Novara, con la nuova stazione di Cossato.

La ferrovia andò a integrare e a sostituire la ferro - tranvia Biella - Cossato attiva dal 1875; nel 1891 entrò in funzione la Biella - Vallemosso che faceva stazione a Cossato, così come la Cossato - Masserano, in funzione dal 1930.